Coronavirus effetti emotivi e mentali, come gestirli

di Alessandra Stifanelli
Coronavirus effetti mentali ed emotivi
Ci troviamo di fronte a una situazione inedita mai sperimentata prima dal genere umano. Bisonga considerare che il Coronavirus ha effetti emotivi e mentali , è importante saperli gestire.

La situazione del coronavirus (che continua oramai da un anno) sta mettendo a dura prova lo stato d’animo delle persone provocando effetti emotivi e mentali non trascurabili. Ci sta portando a modificare l’approccio a ciò che possiamo considerare una “vita normale”.

Siamo portati a vivere di più in casa, a non vedere le persone a noi care, a limitare notevolmente viaggi, spostamenti e interazioni umane!

Gli esseri viventi si modificano e si adattano per loro natura, è parte del patrimonio genetico, ed è utile e funzionale alla sopravvivenza e all’evoluzione.

L’abitudine ad adattarci, però, in questo caso, ci può portare ad acquisire e accettare concezioni della normalità molto diverse e lontane da quella che è la nostra vita tradizionale.

In tre mesi l’individuo crea delle nuove abitudini.

Ci si può abituare anche a ciò che è dannoso e disfunzionale. Restare isolati, per esempio, può diventare una modalità di vita che, forzata inizialmente, ci può iniziare a risultare normale. Vedere l’altro con sospetto può essere utile a mantenere la distanza ma, finito tutto questo, dove ci può portare?

Ciò che per l’essere umano diventa importante, in questo momento, è andare contro la creazione di abitudini e ai propri processi più istintivi e naturali.

Bisogna cercare di preservare un vissuto e una visione della vita per quella che era per non farci troppo trasformare dalla situazione attuale.

Si deve far rimanere il cambiamento limitato al momento e al contesto storico che stiamo vivendo senza permettergli di impattare su di noi e sulla nostra percezione dell’Altro da noi.

Coronavirus effetti emotivi e mentali e aspetti importanti per l’essere umano

In uno dei più lunghi studi che è stato realizzato dall’Università di Harvard hanno osservato che le relazioni sono la base del benessere; queste incidono sulla longevità e sulla qualità della vita. Il coronavirus non ce lo deve far dimenticare.

Un altro aspetto fondamentale per gli esseri umani sono gli stimoli, emotivi e mentali! Di questi, spesso, è un grande portatore il contesto e l’ambiente circostante.

Il non poter uscire o viaggiare riduce la nostra possibilità di stimolarci con il mondo fuori di noi.

Il grado di necessità di stimoli che ha il nostro cervello è stata dimostrata dagli studi sulla deprivazione sensoriale in cui è stato osservato che la mente può arrivare al punto di creare allucinazioni al fine di stimolarsi.

Oltre alla pura stimolazione, il contesto di deprivazione può influenzare negativamente il nostro stato d’animo facendoci provare noia, apatia e tristezza.

A questo proposito, è fondamentale renderci noi i primi responsabili del modo in cui scegliamo di vivere e adottare delle strategie che ci facciano continuare a sperimentare una realtà ricca in un contesto che potrebbe risultare difficile e complesso.

Coronavirus effetti mentali ed emotivi: cosa possiamo fare

Innanzitutto, è importante partire da un presupposto fondamentale: il nostro vissuto dipende dalla percezione e dalla visione che abbiamo di una determinata cosa, dalle nostre attribuzioni di senso e significato. Anche la condizione peggiore può essere vissuta come una ricchezza, una risorsa, qualcosa di utile per noi da utilizzare per crescere e cambiare.

Inoltre, dobbiamo ricordare che se non possiamo cambiare qualcosa quello che possiamo fare è far avvenire un cambiamento intorno a ciò che la circonda. In primis in noi stessi, nel modo che abbiamo di approcciarci a quella determinata cosa: da qui l’importanza di accettare.

Un primo punto su cui possiamo lavorare, quindi, è la nostra visione. Possiamo guardare a questa situazione come una possibilità, qualcosa che è arrivata per cambiarci, per darci un insegnamento, che ci può far migliorare come esseri umani, non soltanto come qualcosa che ci può impoverire o togliere.

Entrando nel pratico si possono suggerire delle attività che ci possono aiutare a mantenere il contatto con noi stessi mantenendo una dimensione di benessere (emotivo e mentale).

Inventare

Proprio perché abbiamo bisogno di essere sottoposti a stimoli, quello che possiamo fare è crearceli.

È importante inventare: attività, passatempi, lavori manuali. Fare giardinaggio, bricolage, pitturare, cucinare, costruire qualcosa di nuovo da avere in casa, spostare o trovare nuovi posizionamenti e usi per quello che c’è già; trovare modi sodisfacenti per usare il tempo, con noi stessi e con gli altri.

Bisogna sapere che fare piccole modifiche all’ambiente in cui viviamo (come degli spostamenti) può stimolarci con la dimensione del nuovo anche a livello propriamente biologico e cerebrale (ne parlo in quest’articolo dove descrivo i modi in cui la casa può influenzare il nostro benessere).

Queste attività potrebbero essere utilizzate per stimolarci a livello mentale compensando la mancanza di stimoli esterni.

Appassionarci

Questa situazione ci ha anche dato modo di avere più tempo a disposizione dandoci la possibilità di scoprirci e conoscerci. Come ho scritto in questo articolo è importante non smettere di essere in contatto con noi stessi e non perdere la capacità di sognare.

Un modo che abbiamo per entrare più in contatto con noi stessi è riscoprire le nostre passioni: possiamo riprendere in mano quelle che coltivavamo in passato o crearcene di nuove.

Le passioni sono fondamentali per il nostro benessere perché praticarle ci permette di entrare nello stato di “flow”. Questo fa abbassare la nostra consapevolezza in quanto siamo presi totalmente da ciò che stiamo facendo e che ci piace fare.

Dalle nostre passioni potrebbe anche nascere la volontà di seguire e realizzare un progetto personale o una nuova strada lavorativa. Questo ci può dare una dimensione del futuro e di progettualità che ci mantiene attivi e propositivi nei confronti delle nostro presente facendoci investire su qualcosa di valore.

Per il benessere, infatti, è fondamentale la sensazione di star perseguendo una strada ed esprimendo le nostre caratteristiche e abilità.

Questa dimensione ci può stimolare, dunque, ad un livello emotivo permettendoci di non abbatterci.

Studiare

Un aspetto fondamentale è continuare a nutrire tutto il nostro mondo mentale con del materiale che si può rivelare utile, produttivo e costruttivo. La nostra mente ha bisogno di essere arricchita con qualcosa che ci faccia evolvere e che ci faccia cambiare.

La stasi oltre ad annoiarci e a non stimolarci ci fa rimanere in una condizione di ripetizione del sempre uguale che a lungo andare può essere logorante.

Inoltre, ascoltare solo informazioni riguardanti la gravità della situazione generata dal coronavirus può generare solo un ulteriore malessere e preoccupazione che si rivela disfunzionale.

Per questo, può essere utile informarci e formarci rispetto a temi insoliti, imparare qualcosa di nuovo, provare strade diverse che ci possano far scoprire altri aspetti di noi, sperimentare diverse abilità che ci possano far sviluppare nuove consapevolezze.

Si possono utilizzare video su Youtube, videocorsi, apposite formazioni o libri (magari su temi riguardanti le nostre passioni o la crescita personale). O ancora manuali di self help per ragionare su noi stessi e per poterci capire e migliorare.

Insomma il coronavirus ci ha anche dato modo di approfondire modalità di vivere che possono essere buone e utili alla nostra crescita e al nostro miglioramento personale.

Ci dà più tempo per curarci di noi stessi e per nutrirci di cose diverse da quelle a cui eravamo abituati. Ci chiede di virare nei modi di concepire la vita.

Siamo in possesso di ciò che prima ci lamentavamo di non avere, il tempo per poter fare… bisogna solo trovare dei modi per poterlo sfruttare al meglio cercando di considerare l’aspetto positivo che tutta questa situazione può portare.